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Per orientarsi nelle difficoltà legate all’essere donna oggi può essere utile ascoltare una conferenza, leggere un articolo, vedere un film, partecipare a un dibattito.

D: Quali sono i sintomi fisici dell’ansia?

• 29 Marzo 2020 , ,
R:

I sintomi che caratterizzano l’ansia possono essere molti e riguardare tanto la sfera mentale, quanto il corpo.

Dal punto di vista dei sintomi fisici possono comparire diversi tipi di manifestazioni:

– innanzitutto si avverte una sensazione spiacevole, allarmante,

– con difficoltà a respirare e fiato corto o aumento della frequenza respiratoria,

– con tachicardia (aumento del battito cardiaco),

– con possibile dolore al petto,

– sensazione di vertigini,

– a volte sensazione di ronzio alle orecchie,

– possibile offuscamento della vista,

– possibile svenimento,

– sudorazione aumentata,

– sensazione di caldo o di freddo improvviso,

– sensazione di perdere il controllo del corpo,

– impressione di non riuscire a muoversi o di non riuscire a fermarsi,

– sensazioni di tremore,

– a volte mal di stomaco, nausea, vomito,

– a volte mal di pancia e dissenteria,

– sensazione di bocca asciutta.

I sintomi possono presentarsi uno o due per volta, oppure molti insieme in successione rapida; possono comparire in particolari momenti della vita, ripetersi con una certa frequenza, oppure manifestarsi in episodi singoli; possono comparire in forma più grave o più lieve.

In presenza di ansia per il COVID19 questi sintomi possono essere facilmente confusi con quelli del contagio. Ma benchè si manifestino nel corpo non hanno nulla ache vedere con virus o cause organiche. I sintomi dell’ansia si manifestano nel corpo perchè fanno parte di una reazione di all’erta molto primitiva, risalente an’epoca dello sviluppo in cui le funzioni mentali non erano ancora differenziate da quelle fisiche. Sono reazioni basilari e molto primitive che vengono innescate in situazioni in cui non sono necessarie – o sono addirittura dannose – per via di equivoci e scambi di percorso delle sequenze con cui la mente interpreta gli eventi. Qualcosa che non rappresenta un pericolo reale viene associato inconsciamente con un’altra cosa che invece è molto pericolosa e scatta la risposta spropositata.

Generalmente le persone che soffrono di ansia o di attacchi di panico episodici hanno anche delle sensazioni mentali associate alle crisi:

– paura di impazzire,

– paura di morire,

– paura di perdere il controllo,

– paura di stare in un determinato luogo o di rimanere intrappolati,

– paura che capiti qualcosa di terribile da un momento all’altro.

In alcuni casi le manifestazioni sono così forti che viene chiamata un’ambulanza o ci si reca al Pronto Soccorso. Spesso chi ha crisi di panico teme di avere una malattia cardiaca o respiratoria, che se viene approfondita con esami specifici dà esito negativo. Al Pronto Soccorso le crisi di panico vengono congedate con l’indicazione di iniziare una psicoterapia o, talvolta, con la prescrizione di un ansiolitico (a base di benzodiazepine o di inibitori selettivi della serotonina).

In realtà si tratta in numerosissimi casi di uomini, donne, ragazzi o anche bambini perfettamente sani dal punto di vista della salute fisica, ma attraversati da forme di angoscia invalidanti.

E’ quindi molto importante, soprattutto laddove la medicina non riscontri nessuna problematica fisica, che la persona intraprenda un percorso di approfondimento e di cura psicologica per questi sintomi. Questo è il primo passo per impedire il ripetersi delle crisi e per comprendere le ragioni che le hanno scatenate!

Capire quali siano le cause specifiche che hanno predisposto la persona agli attacchi d’ansia e quali fattori le scatenano è possibile. Ricostruire i punti in cui avviene uno “scambio di binario” nel proprio vissuto  permette di dare una svolta alla propria vita. E’ questo che avviene nelle psicoterapie di Alia.


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